IL MOVIMENTO LGBTQI Femminiello – il documento politico e osservatorio giovani LGBT del Comune di Napoli

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Napoli 6/9/14 – Si è svolto oggi, nel salone G. Federico della Cgil Napoli, l’incontro del  movimento LGBTQI dal titolo: Il Movimento LGBTQI “Il Corpo della Città  – Memoria, Liberazione, Futuro  esperienze di militanza a confronto quali traiettorie quali identità un’ identità.

Esso è stato un’occasione di confronto tra esperienza di attivismo Campano e Nazionale, ed i vissuti  e l’esperienze degli antichi femminielli napoletani, degli intellettuali e degli artisti della città.

La giornata è stata aperta dai saluti del Segretario Generale della Camera Metropolitana del Lavoro di Napoli Federico Libertino e dell’assessore comunale alle Politiche Giovanili Alessandra Clemente che ha portato il saluto del Sindaco di Napoli.

L’assemblea ha, tra le altre testimonianze dirette, ha ascoltato la testimonianza di un ex detenuto omosessuale che, denunciando la condizione di vita dura dei detenuti omosessuali e transessuali nelle carceri ed in particolare ha descritto la dura vita nel carcere di Poggioreale di Napoli. Ha segnalato l’assenza di progetti associativi in Campania rivolti ai detenuti e ha chiesto investimenti pubblici nelle carceri con progetti dedicati alle tematiche e questioni lgbtqi nei luoghi di detenzione.

Durante il dibattito è intervenuto telefonicamente un ragazzo gay non vedente che ha denunciato la propria condizione di vita ed ha narrato esperienze personali di discriminazione multipla e di violenza subita.

Durante l’assemblea sono emerse riflessioni sul percorso storico, l’attualità e le prospettive del movimento lgbtqi in Campania e in Italia. In particolare sono state sottolineate le ragioni dell’attivismo e dell’impegno sociale, sono state analizzate alcune delle cause di divisione del movimento in esasperazioni identitarie e, troppo spesso, nella lotta per l’accesso agli insufficienti fondi disponibili per i progetti sociali e di contrasto alle discriminazioni, omofobia e transfobia. Durante il dibattito sono emerse come criticità i criteri di affidamento delle risorse economiche da parte degli enti pubblici, causa dello stress dei rapporti tra le stesse associazioni. Questo stato di conflittualità finisce per indebolire la capacità e la forza di interlocuzione del movimento nei confronti delle istituzioni , della politica e del sindacato favorendo la frammentazione dei luoghi e dei momenti di analisi condivisa, offrendo così il pretesto alla politica di giustificare la propria difficoltà di dialogo con il movimento LGBTQI.

Per recuperare una dimensione di senso del movimento lgbtqi è fondamentale, quindi riconnettersi alla origini di realtà comunitaria, culturale, di liberazione delle nostre realtà associative, la ragione sociale del nostro attivismo e momenti di riflessione congiunta per creare azioni unitarie su obiettivi condivisi e puntuali. Questi sono i presupposti minimi per accrescere anche la fiducia e la rappresentatività delle associazioni nei confronti delle persone lgbtqi. Per far questo le associazioni devono aprirsi a momenti di dialogo, studio e confronto reali e aperti, se necessario, anche superando diffidenze e difficoltà relazionali laddove siano presenti.

Nella seconda parte della giornata si è approfondita in particolare la situazione delle questioni legislative attualmente pendenti in Parlamento (Legge su omofobia e transfobia, diritto di famiglia, legge per le persone trans.)per fare il punto del dibattito pubblico sul tema, individuare gli ragioni e d errori degli interventi proposti finora e, soprattutto cercare di capire come provare a intervenire efficacemente nel dibattito in corso. L’analisi ha messo in luce come nel dibattito che ha portato all’ approvazione in prima lettura alla Camera della legge su omofobia e transfobia il movimento è stato di fatto battuto dalle posizioni omofobe che hanno spostato il confronto sul terreno strumentale della libertà di opinione e fatto approvare una versione della legge svuotata di senso e aperto anche alla crescita di agguerriti movimenti integralisti. Il fronte della riforma del diritto di famiglia resta ancora nell’ambiguità se la maggioranza parlamentare, ed in particolare la sinistra, voglia proseguire sul testo unificato proposto dalla Sen. Cirinnà alla commissione giustizia del Senato o ripartire da un testo governativo di fatto ulteriormente indebolito su pressione della componente integralista del partito stesso e della maggioranza.

Sicuramente su questo terreno è ancora quasi inesistente o comunque del tutto insufficiente l’interlocuzione con le associazioni e il movimento lgbtqi.

Infine la sentenza 170/2014 sulla legge 164 che ha dichiarato incostituzionale la parte della legge che impone lo scioglimento del matrimonio in caso di riadeguamento dell’identità di genere e anche l’evoluzione interpretativa sul non obbligo di riadeguamento genitale per ottenere il cambiamento di nome e genere sui documenti aprono delle interessanti prospettive di intervento che andrebbero lette e colte per tempo per non essere colti impreparati.

Abbiamo nuovamente preso impegno la comune volontà di continuare il percorso politico di ricerca di un a traiettoria comune che focalizzi la propria attenzione sugli obbiettivi comuni piuttosto che sulle identità delle singole soggettività già avviata e percorsa nelle assemblee di Roma e Torino.

Il movimento ha ritenuto di dover soffermare la propria analisi dei bisogni sulla necessità di avvio e sostegno dei progetti di formazione degli insegnanti di ordine e grado a partire dalla fase di formazione universitaria dei futuri insegnanti con l’attivazione di corsi specifici nelle università.

La giornata ha accolto con un grande applauso la dichiarazione dell’assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Napoli che, a termine della giornata di studio, ha lanciato la proposta ai  giovani presenti, di attivare presso l’ assessorato delle Politiche Giovanili del Comune di Napoli l’osservatorio giovanile Lesbica Gay Bisessuale Transgender Queer Intersessuale Femminiello (LGBTQIF ) per offrire la possibilità ai giovani presenti ed in generale a quelli di Napoli, partendo dai risultati della giornata,  per creare un servizio informativo giovanile sulle tematiche LGBTQIF.

Alcuni Partecipanti – Galleria in aggiornamento