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La responsabile i Ken Avellino Donata Ferrante: <<<<<<<cChiediamo solo di portare all’attenzione di tutti l’importanza del nostro diritto alla fede» Il responsabile i Ken Campania Carlo Cremona: «la violenza di genere passa in Italia attraverso il femminicidio, ma la realtà in cui viviamo è misogina a tutti gli effetti, e passa attraverso il disprezzo contro femmine, femminielli ed effemminati»
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confstampa

Andrea, Daniele, Simone, Roberto.
Riecheggiano a Palazzo di Città i nomi delle ultime vittime dell'omofobia, dalla voce rotta dalla emozione, di Massimo Saveriano, attivista gay e direttore artistico della Candelora 2014. 
Quattro appuntamenti per ribadire che la Candelora è amore e impegno contro ogni discriminazione di genere. Le iniziative messe in campo da I Ken e patrocinate dal Comune di Avellino in vista del 2 febbraio 2014, sono state presentate questa mattina in conferenza stampa dall' assessore alla cultura Nunzio Cignarella, dall'assessore alle pari opportunità Lucia Vietri, insieme a Donata Ferrante responsabile provinciale di I Ken e Massimo Saveriano. «Siamo lieti di patrocinare quest'evento " ha commentato l'assessore Cignarella “ perché la Candelora ha una forte valenza culturale e tradizionale, ma soprattutto perchè è un punto di riferimento del nostro programma amministrativo caratterizzato da un forte impegno per il superamento di ogni tipo di discriminazione di genere».
La conferenza è stata l'occasione per l'assessore Vietri di annunciare la volontà di firmare un protocollo con le associazioni per sensibilizzare la cittadinanza sui temi dell'inclusione sociale e del contrasto alle discriminazioni.
«Vogliamo creare “ ha detto Vietri “ uno sportello antiviolenza e antidiscriminazione all'interno del Comune. Un luogo da cui far partire una rivoluzione culturale del territorio». A sottolineare l'importanza del linguaggio adottato quando si parla del mondo lgbt
E' stata Donata Ferrante che ha distribuito alla stampa presente il vademecum per una informazione rispettosa, realizzato da I Ken insieme all'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali a difesa delle differenze. «Siamo consapevoli “ ha sottolineato Ferrante “ che non siamo gli unici protagonisti della trasformazione culturale della comunità . Il bello della Candelora è che ogni anno si arricchisce di nuovi amici e nuove collaborazioni». Ad illustrare il programma Massimo Saveriano che ha dedicato la Candelora di quest'anno alle vittime dell'omofobia e dei ritardi del parlamento che ancora discute su una legge volta a prevenire, contrastare e punire chi si macchia di un crimine cosa grave. Si inizia domenica 26 gennaio alle 19 presso la sede dell'associazione Salamandra di Ospedaletto da Alpinolo per un aperitivo dei diritti.

Il 31 gennaio alle 19 presso On Site a via De Renzi si presenterà il libro Diario di una vecchia checca di Nino Spirli intervistato da don Vitaliano della Sala.

Il 1 febbraio alle 20.30 al teatro 99 Posti di Tragico Ammore di e con Canio Loguercio e Alessandro D'Alessandro.

Infine il 2 febbraio alle 19 presso Zia Lidia Social Club al Teatro Carlo Gesualdo Omovies Festival Internazionale di Cinema Omosessuale e Questioning incontra la Candelora con la proiezione dei tre migliori corti in concorso alla VI edizione del festival Omovies.


MAMMA SCHIAVONA

La storia del MIRACOLO DELLA CANDELORA, ovvero DELLA MADONNA DI MONTEVERGINE, ovvero MAMMA SCHIAVONA .

E' una triste e gelida storia di persecuzione avvenuta durante i tempi bui del medioevo e della contro riforma, che appunto pretendeva di rinnovare il potere della Chiesa sulla vita degli uomini. Una storia di caccia alle streghe, che fece tante vittime, tra cui il più celebre difensore del pensiero occidentale Giordano Bruno, ma sopratutto molte donne e omosessuali, detti a Napoli femmine e femminielli, perché il dialetto ha sempre aiutato a capire quelle istanze naturali dello spirito, che oggi la chirurgia estetica tende a reificare e a distinguere. Tra queste vittime ci erano capitati, poverini, due femminielli della zona di Montevergine, che furono torturati e processati, picchiati e umiliati, fino a quando non sentenziarono di lasciarli legati a un palo, nudi e sanguinanti nella notte tra il primo e il due Febbraio di tanti tanti secoli orsono. Alla morte sicura scamparono di certo e furono trovati insieme in una grotta non lontana, dove si erano rifugiati grazie alla mano ed alle vesti pietose di una donna, magari loro madre. Quella figura di madre pietosa fu trasfigurata dalla fantasia popolana e da una voce loro amica nella mano miracolosa della madonna medesima di Montevergine, e a questo evento è dedicata ogni anno la festa della Candelora, durante la quale, sopratutto da Napoli, giungono cortei di popolo capeggiati da femminielli (oggi transessuali appunto o transgender o omosessuali molto effeminati, difficilmente omosessuali troppo mascolini, ma comunque sempre tutti femminielli).

GUARDA LA LOCANDINA PROGRAMMA COMPLETO 2014
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Candelora DAY 2014
Introduzione al dialogo tra Don Vitaliano della Sala e Nino Spirlì autore del libro "Diario di una Vecchia Checca" Ed Minerva

Organizzazione i Ken ONLUS - Avellino
Responsabile progetto Donata Ferrante
Direzione artistica Massimo Saveriano
Letture Francesca Battista.
Riprese Carlo Cremona
c/o On Site - Avellino
www.i-ken.org

 
tragico amore  
 
OMOVIES CANDELORA

RASSEGNA STAMPA

CANDELORA IL MATTINO
 
 

RASSEGNA WEB

OTTOPAGINE Il rito della Candelora tra fede e diritti
  Aspettando la Candelora dei diritti negati
ORTICALAB

«Non parliamo di frutta e verdura, parliamo di Amore», parte Candelora 2014

  L’intervista:Candelora, Ferrante sfida Palazzo di città: Commissione statuto grande opportunità
  L’intervista: Candelora, Cremona: Irpinia faro del nostro cammino
 

Omovies chiude una splendida Candelora

 

“Tragico Ammore” di Canio Loguercio alla Candelora di Montevergine

ALTRI BLOG  
  http://www.tusinatinitaly.it/articolo/cultura-ed-eventi/5/candelora-l-amore-contro-la-discriminazione/15781
  http://infosannio.wordpress.com/2014/01/20/mercogliano-av-canio-loguercio-in-tragico-ammore-nellambito-della-festa-della-candelora-di-montevergine/
  http://iltaccodibacco.it/campania/eventi/99912.html
  http://www.napoligaypress.it/?p=7640
  http://www.didove.it/dettagli/tragico-ammore-per-la-candelora-a-montevergine/2833487/
  http://lisadelgreco.blogspot.it/2014/01/lgbt-candelora-pride-invernale-ad.html
  http://www.terredellupo.it/2014/01/tragico-ammore-e-la-festa-della-candelora-comunicato-stampa/
  http://www.wherevent.com/detail/Canio-Loguercio-TRAGICO-AMMORE-per-LA-CANDELORA-a-MONTEVERGINE
  http://www.sannioteatrieculture.it/dettagliocomunicato.php?vIdComunicato=1560&vTorna=main.php
   
   
 

 



 

 

ARCHIVIO

ANNO 2008

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WAITING CANDELORA FESTA ALL'EQUOBAR PER IL CANDELORA DAY
IL CANDELORA DAY - VLADIMIR LUXURIA INCONTRA IL GOVERNO AD AVELLINO PER GLI ATTI PERSECURORI AGLI OMOSESSUALI E TRANS

 

 

 

CANDELORA DAY 2007


(Andrea Maccarone - Pres, Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli Roma ( già segreteria ciroclo) e Carlo Cremona - Presidente i Ken Napoli)

dietro Amanda delegata di Arcitrans Nazionale Libellula 2001

 

La Candelora riscopre il suo più profondo significato religioso. La «Festa della Luce», che spesso si è contraddistinta per colorite manifestazioni di carattere profano, quest'anno è stata contenuta con un ritorno al sacro, pur registrando fuori dal santuario la presenza, a dir la verità composta, di partiti e associazioni omosessuali, intervenute nel giorno della Candelora per affermare i diritti civili dei diversi. Migliaia i pellegrini che sono arrivati da tutto l'hinterland napoletano per rendere omaggio a Mamma Schiavona. Massiccia la partecipazione al rito della Candelora che continua ad esercitare il suo fascino soprattutto sui fedeli partenopei. Decine di pullman hanno raggiunto il santuario, innumerevoli anche le automobili che hanno affollato il piazzale dove i lavori in corso hanno limitato lo spazio di sosta. La Candelora è ancora una ricorrenza da non perdere per migliaia di visitatori che venerano la Madonna Nera. Tra loro, pochi «femminielli», assenti Vladimir Luxuria e anche Marcello Colasurdo che quest'anno ha disertato la manifestazione. In compenso hanno affollato il santuario la gente comune e le immancabili paranze. Sono arrivate da Pagani, Somma Vesuviana, San Giuseppe Vesuviano. Con nacchere, tamburelli e fracasse hanno dato vita alle danze e ai canti inneggianti alla Madonna Nera. Particolarmente significativa la tammurriata della paranza «'O Lione» proveniente da Scafati che ogni anno offre uno spettacolo da non perdere. Numerosi quest'anno anche i gruppi provenienti dall'Irpinia come il duo di Volturara Irpina, composto da due artisti ultrasessantenni, Paolo Minichiello e Giuseppe Talento che dall'età di cinque anni vengono in pellegrinaggio a Montevergine. Accompagnati da tradizionali strumenti come l'organetto, la fracassa e la forbice animano ogni anno il sagrato dell'abbazia. "Veniamo qui sin da piccoli - spiega Paolo Minichiello - quando con l'organetto già cantavamo per la Madonna. Per noi è soprattutto fede. La tammurriata ci serve ad esprimere tutta la nostra devozione. Ogni anno inventiamo delle canzoncine in onore di Mamma Schiavona. Prima la fede e poi la musica". Tra i pellegrini anche molti giovani che scoprono per la prima volta una tradizione che ha radici lontane. «Non ero mai stato qui al santuario - dice Giulio Varricchio di Benevento - e sono rimasto meravigliato dalla bellissima atmosfera che si respira in questi luoghi». Davvero gremita l'abbazia, quando intorno alle 11 si è svolta la benedizione delle candele e la processione, a cui è seguita la messa officiata da Don Beda Paluzzi, amministratore apostolico dell'Abbazia. Ai pellegrini che hanno affollato il santuario, durante l'omelia dopo il vangelo letto dall’ex abate Nazzaro, Don Beda ha ribadito il significato più profondo della Candelora. «Non ci sono altri significati al di fuori di quello religioso - ha detto - altrimenti si cade nel folklore».

E mentre in chiesa si celebrava il rito religioso, fuori dal santuario alcuni rappresentanti delle associazioni gay, richiamandosi anche ai fatti del 2002 avvenuti a Montevergine, hanno inscenato una pacifica manifestazione per affermare i diritti civili degli omosessuali anche alla luce del dibattito sui Pacs. Con cartelli e striscioni hanno sfilato davanti all'abazia. «Chiediamo diritti pari per tutti - ha detto Carlo Cremona dell'associazione I-Ken - Anche noi omosessuali siamo cittadini come gli altri e speriamo che nel tempo lo stato abbatta gli ostacoli che attualmente impediscono pari dignità a tutti».

 


03/02/2007
Nel gelo s’incrociano le storie di Valentina, Amanda e Andrea C’è chi invoca la Madonna e chi innalza striscioni per i Pacs


l'ex On Titti De Simone deputata PRC 03/02/2007