La giunta de Magistris non si perde nella demagogia del registro per i gay, ma riconosce le famiglie affettive rendendo tutti più uguali

Dopo il grade gay lesbo transgender Pride dello scorso 25 giugno promosso dal CAMPANIA PRIDE ( realizzato senza Arcigay Atn e Arcilesbica ) ed a cui prese parte anche il Sindaco de Magistris ( celeberrima fu la sua danza sulle note ymca) la giunta de Magistris, grazie agli assessori Tommasielli e Tuccillo, hanno approvato una delibera che istituisce una prassi amministrativa standard che si affianca a quella dello Stato e che definisce famiglie anagrafiche anche quelle conviventi e legate da vincoli affettivi. Lodiamo tale iniziativa perché esprime un’indirizzo nazionale verso una legge unitaria sulle nuove forme di Unione e non crea l’illusione che le città possano essere isole felici per i diritti. Esprimiamo entusiasmo per una idea innovativa di uguaglianza che di rispetto della Costituzione che attua innovazione interpretando la Carta e rendendola viva in attuazione dell’articolo 3.

Chiediamo al sindaco ed agli assessori di Impegnarsi con noi affinché, presto anche in Italia , si possano avere famiglie diverse nelle quali poter far vivere, coltivare e crescere sogni, aspettative e futuro di uomini e donne indipendentemente dal proprio orientamento sessuale o dalla propria religione o dalla propria provenienza geografica.

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