Candelora 2011: L’abate di Montevergine non vogliamo né Luxuria né i gay!

COMUNICATO STAMPA:

La presenza di Vladimir Luxuria è importante oggi più che mai, considerate le affermazioni omofobe dell’abate di Montevergine Don Beda Paluzzi».

L’ex Onorevole della Camera dei Deputati dichiara (DICHIARAZIONE DI VLADIMIR LUXURIA):

” sono 10 anni che vado alla candelora e ci sono sempre andata com massimo rispetto per i credenti, le trans che vano al moentevergine non vanno per andare i defilè ma per devozione. mi sembra un segale d’integralismo e chiusura ma nessuno potrà impedire alle persone di andare al santuario”.

Donata Ferrante, referente ad Avellino dell’asosciazione lgbt i Ken ONLUS, commenta le pesanti dichiarazioni dell’Abate di Montevergine Don Beda Paluzzi che ha dichiarato ad una emittente Irpina che la presenza di Vladimir Luxuria e dei gay non è gradita nel Santuario di Montevergine.

«E’ una poszione dura ed intollerante che fa il paio con il gesto violneto di Don Tarciso Nazzaro che nel 2002 cacciò i femminielli dalla chiesa del Santuario Sostenendo che le loro preghiere non erano gradite. Ebbene noi quest’anno più di ogni altro anno vogliamo difendere il diritto alla fede di tutti e tutte e lo faremo come sempre in maniera pacifica e composta. Da Mamma Schiavona si sale per devozione, per pregare e rispettare la preghiera. Il momento del dibattito è in altir momenti ed altre sedi. Ci addolora comunque l’affermazione dell’abate, proprio quest’anno in cui l’Irpinia diventa più ricca, di dialogo, di accoglienza, di accettazione, con l’inaugurazione dello sportello di i ken Avellino nella Cgil che avverrà il primo febbraio alla presenza del segretario regionale della Cgil Gravano , il segretario generale della Provincia di Avellino Enzo Petruzziello e proprio Vladimir Luxuria che ha voluto a tutti i costi essere presente a questa che è una conquista epocale per tutta l’Irpinia, perché un diritto conquistato per un cittadino è un diritto conquistato per tutti. Ci auguriamo ancora una volta che dalla Candelora parta un movimento di amore e di conquista deei diritti civili e non di odio>>

Accoglienza e non belligeranza: eppure erano state queste le parole chiave della conferenza stampa della Rete per la Candelora in cui è stato illustrato il programma del Candelora Day.

«Montevergine e L’irpina possono essere identificati come un volano di trasfomazione – ha dichirato Carlo Cremona alla conferenza stampa che si è tenuta a In Campus a Napoli- Noi siamo sempre saliti da laici, perché a noi interessava la piazza, quella piazza in cui in anticipo rispetto al Pride Nazionale a Napoli si potesse essere se stessi alla luce del sole».

4 thoughts on “Candelora 2011: L’abate di Montevergine non vogliamo né Luxuria né i gay!

  1. EMILIO VITTOZZI

    * Inutile negarlo o cercar di nasconderlo: c’è la Chiesa di Papa Ratzinger, Bertone, Don Nazzaro, Don Paluzzi e c’è la Chiesa di Padre Puglisi, Don Diana, Don Gallo, Don Ciotti, Don Tonino Palmese.
    E’ come una grande Famiglia dove c’è il Nonno “rompicoglioni”, la Nonna “sorda”, lo Zio affettuoso, la Zia premurosa, il Cugino invisioso, la Cugina pruriginosa, il Nipote devoto, la Nipote devotissima, la Tata “collante”…
    Io, personalmente, stimo Don Tonino Palmese, Referente Regionale di “Libera”, Sacerdote Salesiano, Teologo, Docente Universitario, “aperto al dialogo con tutti e tutte”!!!

  2. Francesco Bilotta

    Più ci penso e più non posso credere che l’Abate di Montevergine abbia detto di non volere quest’anno nel Santuario le persone omosessuali e transessuali che, come ogni anno, si recheranno in pellegrinaggio.
    Lasciamo stare la storia, lasciamo stare pure la tradizione popolare, testimone di una sensibilità che – a quanto pare – è andata smarrita, quello che mi sconcerta è che a me che sono ateo sovvengono immediatamente le parole del Cristo “Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò” (Mt 11, 28).
    Impedire ad una persona di entrare in un Santuario, in ragione di quello che una persona è, significa lacerare la veste inconsutile della Chiesa, cosa che nemmeno coloro che avevano appena crocifisso il Cristo ebbero il coraggio di fare.
    L’alternativa è radicale: o non credo che certe dichiarazioni siano state rilasciate dall’Abate o l’Abate non crede a quello che predica dall’altare.

    Francesco Bilotta

  3. el rancho

    L’abate di Montevergine Don Beda Paluzzi ha dichiarato ad una testata giornalista irpina che la presenza di Valdimir Luxuria e dei gay non è gradita a Montevergine
    La Candelora e’ un evento amato rispettato ed atteso da tutti, ed ogni anno con la partecipazione di Luxuria ed i Ken il nummero dei credenti che si recano al santuario sono e saranno sempre di piu, le affermazioni omofobe dell’abate di Montevergine Don Beda Paluzzi sono soltanto una ricerca di popolarita utilizando testate giornalistiche

  4. nico cappabianca

    mi spiace far notare come le istituzioni, laiche o religiose, prendano spesso posizioni contestatorie senza il minimo rispetto di cio’ che e’ il sentire comune delle comunita’ di riferimento.
    La Candelora e’ un evento amato rispettato ed atteso da tutti, non vedo perche’ l abate abbia dovuto creare inutili tensioni su un evento che restituisce alla comunita’ locale richiamo, orgoglio e prestigio.
    Inutile dire che ci sono fortunatamente menti piu’ illuminate, quali i membri di I-KEN e la nostra amatissima Vladimir Luxuria, che son sempre li a combattere contro insensati e gretti pregiudizi.
    grazie a loro dunque, e buona Candelora a tutti!

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