AFAN ed i Ken presentano al Settimo Cielo e Sciò Sciò

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Questa mattina si è presentato a Napoli, nella sala grande del caffè letterario Intra Moenia in Piazza Bellini, l’expo fotografico che sarà parte integrante della scenografia dello spettacolo popolare Sciò Sciò con Ciro Cascina, Luigi di Cristo, Gaetano Amarante, Marcello Colasurdo, le Pupate Show e tanti e tante altre.

Lo spettacolo è sostenuto dall’associazione i Ken e dal centro sociale Acrobax di Roma che ha messo a disposizione le immagini del Camping di Ortona.

 

 

 

Contributo di Carlo Cremona, militante omosessuale e presidente associazione i Ken ONLUS

Al Settimo Cielo era un’area del Campeggio Gay svolto nel 1981 in provincia di Pescara.

In quegli anni il movimento di liberazione omosessuale, rompeva gli schemi della tradizione, attraverso una feroce satira nei confronti degli usi e dei costumi degli italiani soprattutto con forme dissacranti che passavano attraverso una reinterpretazione della devozione ed una riscrittura del culto.

La religione, che creava la morale e la censura,  colpiva il corpo dei femminielli che usavano usi e costumi non accettati e che venivano repressi dalla buoncostume, attraverso la denuncia e galera o peggio con il giudizio morale.

Tra i protagonisti di quella primavera il sempre frizzante Ciro Cascina ( nella Foto) che, con l’Associazione  Femminella Antiche Napoletane ( AFAN presieduta dal Luigi di Cristo) ed in collaborazione con i Ken ONLUS, presentano in anteprima assoluta in Campania, le fotografie di quei giorni del 1981. Esse, saranno parte integrante della scenografia dello spettacolo popolare dei femminielli di Torre Annunziata dal titolo Sciò Sciò che si terrà il giorno 23 Gennaio 2015 al Teatro Politeama alle ore 20:00 e realizzato dall’Associazione Femminella Antiche Napoletane.

Questa presentazione assume un carattere di militanza ancora più severa dopo le svastiche e le scritte antigay con le firma SS poste a Licola ( Giugliano) nei pressi di una nota fiera per le spose dopo la partecipazione straordinaria della show girl transgender Vladimir Luxuria.

Ringraziamo il Caffè letterario Intra Moenia Piazza Bellini per la cortese e gentile ospitalità.

 


 

Contributo e ricordo di Felix Cossolo ( militante omosessuale) protagonista di quella esperienza del 1981

Nel 1978 uno sparuto gruppo di ‘froce’ provenienti da tutta Europa si raduna in Grecia per una vacanza ma anche un momento di protesta contro le discriminazioni nella penisola ellenica.

  Un gay camp itinerante, anzi una odissea perché il centinaio di omosessuali e lesbiche vengono sbattuti da un capo all’altro della nazione, una parte della popolazione si ribellava e contestava la nostra presenza.

 In risposta organizzai l’anno successivo un gay camping a Capo Rizzuto in Calabria e fu un successo straordinario. L’iniziativa venne ripetuta nel 1980 sempre a Capo Rizzuto e nel 1981 ad Ortona (Pescara).

 Nell’estate del 1982 dal 20 agosto al 5 settembre ci raduniamo a Vieste sul Gargano. Noi favolose finalmente nei bungalow, una piscina a disposizione e perfino la possibilità di praticare nudismo nell’area denominata Settimo Cielo.

Assieme a Ivan Teobaldelli presentiamo il numero 0 di Babilonia e la programmazione del raduno: spettacoli, caccia al tesoro, giochi sulla spiaggia, feste in discoteca, dibattiti, eventi erotici, matrimoni e perfino una processione delle madonne.

L’idea era venuta ad Ivan e Gianni (gestori in seguito della libreria Babele di Milano) e consisteva nell’addobbare i vari bungalow in cappelle, i fedeli avrebbero dovuto sostare nelle varie chiesette, pregare, chiedere la grazia ed avviarsi portando in processione sulla spiaggia un bellissimo cristo tedesco finto morto.

 La madonna della scabbia, porcamadonna, quella nera di czestochowa, la vergine, quella di Pompei ed altre di cui non ricordo, me smemorato.

 Anche le famiglie furono coinvolte in questa sceneggiata che così coinvolgente pareva vera.

 Stiamo parlando di 33 anni fa. Il campeggio di Vieste con i suoi eventi, con gli spettacoli di Ciro Cascina , con gli amori che sono sbocciati, le amicizie che durano fino ad oggi, gli amici che non ci sono più (in primo luogo don Marco Bisceglia, partecipava con ardore a tutti gli orgia party nell’area Settimo Cielo).

 Un bacione e un ringraziamento a tutti coloro che hanno creduto e vissuto il gay camp: Gino di Cristo, Ciro Cascina, Luciano Parisi, Mauro Caruso, Sergio Rovasio, Ivan Teobaldelli, Gianni delle Foglie, Ivan Dragoni, Marco Bisceglia, Zaza, Marylin, Tonino Scozzari, Lele Grimaldi, Andrea Pini, Francesco Gnerre, Marco Sanna, Carlo Poggioli…e tanti altri (eravamo circa mille ‘pazze’) e le stupende amiche europee. Rimpianti? Certo. Riorganizzare un’esperienza analoga oggi? Impossibile! Eravamo unici.

E almeno godiamo e possiamo dire:

NOI C’ERAVAMO!

Felix Cossolo

 

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