Gran Galà di Omovies – una chiusura esplosiva, in attesa della prossima edizione

 

Si è conclusa domenica 18 la quarta edizione di Omovies, Festival di cinema omosessuale e questioning organizzato dall’Associazione i Ken ONLUS, e si iniziano a tirare le somme. Contenti dell’affluenza nei quattro giorni della manifestazione, nonostante la brevità dei tempi di preparazione e di pubblicizzazione, gli organizzatori iniziano fin da ora a guardare il futuro, partendo dall’iniziativa presentata proprio l’ultimo giorno. Prima del Gran Galà, infatti, si è tenuta una Tavola Rotonda per presentare il progetto di un Osservatorio Nazionale su Omofobia e Transfobia nei Media, cui hanno preso parte, tra gli altri, il presidente di i Ken Carlo Cremona, la madrina del Festival, Vladimir Luxuria, l’On. Anna Paola Concia, il Prof. Savonardo, direttore scientifico dell’Osservatorio Territoriale Giovani, Gianmarco Cesario, direttore di Teatro.org, Marina Confalone, popolare attrice napoletana, e Ivan Cotroneo, noto sceneggiatore, scrittore e regista. Proprio quest’ultimo ha commentato così l’iniziativa: ‘L’Osservatorio mi è sembrata un’ottima idea, si sente proprio la necessità di far notare quanto l’omofobia possa essere alimentata nei programmi televisivi’. A proposito del dibattito, il prof. Savonardo ha dichiarato: ‘il confronto tra gli intervenuti è stato molto proficuo per avviare nei prossimi mesi una serie di iniziative che possano portare alla nascita dell’Osservatorio sull’Omofobia e la Transfobia nei Media. Una delle prime – continua il docente –  è l’idea di organizzare un convegno su questi temi, e individuare risorse e competenze per un’osservatorio che sul piano nazionale riguardi diverse forme di comunicazione, dalla carta stampata, al web, passando dalla tv, che sarà centrale nell’analisi’.

L’On. Concia si è espressa in modo assolutamente favorevole rispetto al progetto presentato: ‘Oltre ad una manifestazione di grande importanza sul piano culturale, ieri c’è stato un confronto su un progetto di indubbio valore. Mi auguro che da gennaio le altre istituzioni, il Comune di Napoli e la Regione Campania, si rendano conto della rilevanza del progetto e vogliano collaborare anche loro’.

Grande successo per l’iniziativa, dunque, ma anche per il Gran Galà, presentato da una brillante Miss Priscilla, con la partecipazione straordinaria delle DragStickQueen. Una serata di spettacolo nel corso della quale sono stati consegnati i numerosi premi del concorso, vinto, per quanto riguarda il Premio Omovies 2011, dal corto ‘Virgo dai colori primari’, del regista Egidio Ferrara, e da ‘In Piedi’, di Bucci e d’Urbano, per quanto riguarda il Premio conferito dalla Academy di Qualità.

Applauditissimo il nuovo Snack di Massimo Andrei contro l’Omofobia, presentato in anteprima nel corso della serata conclusiva del Festival, durante la quale è stato anche assegnato un Premio come migliore attore protagonista per il film ‘Mine Vaganti’ ad Alessandro Preziosi, assente per motivi di salute, che è stato ritirato dai genitori.

Nel corso del Gran Galà è stato inoltre proiettato lo spot del nuovo programma di Napolitivù, ‘Made in Love’, presentato sul palco da Lina Carcuro, ex concorrente del Grande Fratello e futura conduttrice del format televisivo che parlerà interamente di amore omosessuale.

Unica imperfezione della serata, la mancanza in sala dei rappresentanti politici del Comune di Napoli, che ha patrocinato Omovies, e delle altre Istituzioni, più volte invitati ad intervenire nel corso del Festival. Con una punta di amarezza il Presidente Cremona ha dichiarato: ‘abbiamo ascoltato e registrato, durante la serata, moltissime lamentele e critiche per la totale assenza delle Istituzioni locali. Alcuni spettatori, infatti, hanno ironizzato osservando che l’unica presenza del Comune fosse stata delegata alla polizia municipale che prestava servizio fuori al cinema. Comunque, nel ringraziare il Sindaco e gli Assessori Tommasielli e Di Nocera per il sostegno all’iniziativa, riteniamo che la loro assenza sia stata interpretata dai cittadini come una scortesia nei confronti dei tanti illustri ospiti, che si attendevano di essere accolti da entrambi i ‘padroni di casa’.

 

 

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