Ancora???? Se ti sei post* questa domanda alla mio ennesimo messaggio, questa lettera aperta di scuse è per te.

Gentili amiche ed amici, scusate l’intrusione, ma forse è necessario scrivere qualcosa.

Vi devo comunque delle scuse se qualche volte irrompo nelle chat per partecipare delle attività sociali di i Ken e del mio impegno sociale per i diritti umani delle persone LGBT +.

Ringrazio tutte e tutti per il sostegno personale ma qualche volta non sono bravo nello spiegare che il lavoro che i Ken fa in tanti campi è sempre teso allo stesso obiettivo, il rispetto dei diritti umani verso le persone che come me e Marco ( posso parlare di noi tra noi) siamo nati e viviamo nell’arcobaleno.

Se non nasci e cresci e vivi con uno stigma non capisci il senso della lotta.

Se non vivi tra pari che, attraverso il camuffamento ed il travestimento etero normativo e binario, scelgono l’anonimato e qualche volta si aggiungono ai delatori ed agli omofobi vittime due volte sia dell’altrui che della propria stessa omofobia non puoi capire quanto ci rimettiamo nel mostrare il nostro volto in modalità anti sistema e abbandonando la sicurezza insita nel maschilismo patriarcale.

Fare il gay, la lesbica o la persona trans non conviene mai, e se lo sei e lo mostri, in nessuna parte del mondo per questo parliamo di reEsistenza.

Noi che scegliamo di mostrarci per così come siamo  decidiamo di abrogare i canoni del M power occidentale,  abbandoniamo il valore della carnagione caucasica, il comportamento maschile, il ruolo sociale machista, misogino e sessista, la menzogna che sta nel nascondere i sentimenti non etero normati e tutto quello che viene generalmente interpretato necessario per la sicurezza e per la libertà nel mondo occidentale la cosiddetta “gayezza o frivolezza”.

 Per voi non significherà nulla, ma noi lo facciamo con un percorso doloroso che si chiamo Coming Out, e lo facciamo pubblicamente perché sappiamo che questo sia per alcuni una speranza di libertà e di sopravvivenza ma consapevoli che per altre persone possa essere percepito come una inutile minaccia.

Noi con i Ken, lavoriamo per una costruzione sociale ampia dove le caratteristiche personali siano tratti differenti e non diversi, dove la società sia costruita da una sola corteccia di un solo tronco sociale con diverse diramazioni riconducibili alla stessa composizione sociale e familiare ( intesa anche sociale) .

Coinvolgere chiunque in questa battaglia è per noi che siamo minoranza ed attivisti è fondamentale come gruppo sociale e non come individui.

Ecco perché condivido con voi la mia, la nostra battaglia, ecco perché scegliamo tanti linguaggi e modalità tra cui il Festival di cinema, il coro e l’associazionismo, perché vorrei che fosse anche la vostra battaglia di civiltà che la sapeste interpretare allo stesso modo di come l’interpretiamo noi, per voi stesse , per i vostri figli, fratelli e sorelle, nipoti… per l’umanità che vi è vicina, per quella lontana per quella che per restare viva è costretta a migrare e che ci chiede asilo. Ancora?  Ancora si muore per questo, Solo per questo per essere nati froci o in un corpo non conforme.

Facciamo in modo, tutte e tutti, che altre persone non si lascino andare al suicidio, facciamo in modo che non muoia il ricordo ed il volto delle vittime innocenti che lasciamo sul selciato, non lasciamo sole le famiglie che sopravvivono all’omicidio o al suicidio di un proprio caro, di un proprio figlio,lottiamo unite sperando che un mondo migliore sia non solo possibile ma anche a portata di mano.
scusate …. Ancora

Carlo Cremona

www.i-ken.org

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