Vinti 180.000 €: da Roma ossigeno alla prima Casa Accoglienza LGBT + di Napoli gestita da i Ken since 2017

Comunicato Stampa

Con i finanziamenti del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio Ufficio UNAR partirà il potenziamento del progetto Questa Casa non è un Albergo- Rainbow Center Napoli, aperto e mai chiuso a Napoli dal 2017

“Esprimiamo piena soddisfazione per l’importante finanziamento che la nostra organizzazione non lucrativa di utilità sociale porterà ancora alla città di Napoli, alla comunità LGBT ed alla terza municipalità”. E’ quanto afferma il presidente di i Ken ONLUS, Carlo Cremona, in merito all’assegnazione , da parte del Dipartimento per le Pari opportunità della presidenza del Consiglio, dei finanziamenti ai “progetti per la selezione di progetti per la costituzione di centri contro le discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere”.  “Questi fondi – precisa Cremona – pari a 180mila euro realizzeranno azioni positive in collaborazione con l’associazione CORA guidata sapientemente da Carla Capado, andranno a consolidare e a rafforzare del 100% la capacità ricettiva del progetto ‘Questa Casa non è un Albergo – Rainbow Center Napoli’, bene confiscato alla mafia e dedicata alla memoria di tutte le vittime innocenti della mafia ed a Silvia Ruotolo ”.

Questa casa non è un albergo

Il progetto è nato nel 2017 con un co-finanziamento del dipartimento della Gioventù misura PAC destinato alle regioni europee della convergenza ed è attualmente aperto e funzionante senza interruzione. Durante il periodo di zona rossa imposto dal Covid è stato alloggio e rifugio di due persone omosessuali destinatarie di protezione internazionale, a una delle quali è stata riconosciuta una invalidità. Nel periodo di zona arancione e gialla, grazie alla collaborazione con Comunità di Sant’Egidio e Fondazione Banco Napoli , Less ONLUS, Croce Rossa Area Nord, CGIL Campania Napoli (sede dello sportello Rainbow Center Napoli “Nuovi Diritti” attivo a Napoli dal 2005) e alle donazioni di privati cittadini e cittadine, sono state distribuiti in quella struttura contributi alimentari “oPacc” attraverso gli #UnicorniRainbow della solidarietà per circa 150 gruppi familiari semplici ed allargati.

Da Maggio 2020, raccogliendo l’indicazione del Capo dipartimento della Ministro della Gioventù, dott. Mauceri e grazie alla proficua collaborazione con Fondazione Amesci, ha visto finanziato il progetto del Servizio Civile Universale con il progetto #Freedom ed attualmente in essere nel bene confiscato alla mafia.

La fama del Rainbow Center Napoli e della casa accoglienza si evince dai numeri degli accessi registrati, dalla sua attività (il centro è aperto dal lunedì al venerdì dalle 09:00 alle 19:00) ma anche dalla qualità e dalla quantità delle relazioni internazionali e nazionali con Enti no profit, ambasciate italiane all’estero, tribunali per i minori, forze dell’ordine e servizi sociali territoriali di tutta Italia.

Il Progetto Questa Casa non è un albergo, casa accoglienza LGBT + è l’unica casa accoglienza presente sul territorio cittadino napoletano ad essere ammesso al finanziamento nazionale perché in possesso dei requisiti di pre esistenza e di storicità nella città di Napoli.

“Riteniamo che questa graduatoria – aggiunge Cremona – spenga definitivamente polemiche politiche e animate inutilmente da qualcuno e durate un anno, che hanno tentato di cancellare dall’opinione pubblica l’esistenza e l’importanza del servizio pubblico fornito da i Ken ONLUS ( interamente auto finanziato da i Ken o in co finanziamento con enti nazionali) per la città di Napoli e non solo ed a cui, fino ad oggi, riteniamo che la Città non abbia rivolto la naturale e giusta attenzione e considerazione e reclame.

Il progetto di Questa casa non è un albergo, infatti dona e restituisce servizi senza gravare di 1 € sul bilancio del Comune di Napoli e tutti i lavori di ristrutturazione, acquisto e costi di gestione sono interamente a carico dell’ente affidatario, ma la precedente Amministrazione non ha ritenuto di accogliere la nostra istanza di menzionare tale progetto come buona prassi sulla pagina nazionale del Patto Re.a.Dy.

Affideremo quanto fatto al nuovo sindaco ed alla nuova Amministrazione, confidando i maggiore obiettività e  collaborazione con tutte le associazioni LGBT al fine di un progresso complessivo ed armonico negli interessi esclusivi della città e degli abitanti della città di Napoli”.

vedi anche

https://www.adnkronos.com/soldi-per-centri-contro-omofobia-arrivano-4-mln-dal-governo_6Abf8EBmXFcEXpuIQKwro3

https://www.gay.it/4-milioni-euro-governo-centri-contro-lomotransfobia-ecco-vincitori-bando-quanti-soldi-avranno-finanziamenti

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